Da grande avversario a idolo assoluto.
Anche solo per il grande bagno di folla di questi tre giorni tra Maranello e Fiorano, Lewis Hamilton ha fatto benissimo ad accettare il trasferimento alla Ferrari, coronando – a 40 anni – il “Sogno Rosso” che da sempre portava con sé.
Non poteva partire meglio di così l’avventura di Lewis Hamilton con la Scuderia del Cavallino.
E siamo solo all’inizio.
Dopo la presentazione ufficiale di tutti i team di F1, a Londra il 18 febbraio, il giorno dopo Hamilton sarà presentato in pompa magna anche ai tifosi di casa nostra e girerà di nuovo sulla pista di Fiorano, probabilmente già con la nuova monoposto Ferrari 2025.
L’inizio del Mondiale incalza e si avvicina: il fine settimana del 14-15-16 marzo sul circuito di Melbourne, per il GP d’Australia.
Prima, comunque, ci saranno i test ufficiali di fine febbraio sulla pista di Montmelò, in Catalogna.
Al di là dell’aspetto emotivo e dell’entusiasmo a mille dei tifosi che hanno assiepato il cavalcavia della pista di Fiorano, le “giornate ferrariste” di Hamilton sono state importanti anche dal punto di vista prettamente tecnico: riunioni con gli ingegneri, analisi dei dati, prove del sedile, configurazioni e regolazioni testate al simulatore (utilizzando il modello matematico delle monoposto SF-23 e SF-24) e, naturalmente, il test in pista di mercoledì scorso.
Per 30 giri di pista, Hamilton ha verificato i settaggi che possono essere modificati attraverso il volante e ha fatto simulazioni di partenza per prendere confidenza con la procedura e con il settaggio di stacco della frizione.
L’alba dell’Era-Hamilton è appena spuntata.