Un imprenditore di Mirandola è finito nel mirino della Guardia di Finanza. L’uomo operante nel settore della somministrazione di manodopera è stato raggiunto da una ordinanza di misura cautelare personale in carcere per l’ipotesi di reato di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, falso in bilancio e abusivismo finanziario. Il provvedimento giunge all’esito di un’articolata indagine nell’ambito di un procedimento penale che vede indagate complessivamente 32 persone e coinvolte 18 società. Nel dettaglio, le attività criminose contestate agli associati ed all’imprenditore mirandolese consistevano nella compravendita di crediti d’imposta inesistenti, artatamente generati mediante meri artifizi contabili ricorrendo all’uso fraudolento di norme sulle agevolazioni fiscali, e nell’illecita attività di somministrazione di manodopera, in merito alla quale nessuna imposta o contributo veniva concretamente versato, ma indebitamente compensato con crediti insussistenti. Inoltre dalle indagini è emerso che dopo l’alluvione del maggio del 2023 l’imprenditore mirandolese, mediante il “Fondo Nazionale per lo Sviluppo Economico”, pare avesse pubblicato un bando nel quale pubblicizzava on line che, versando somme su un conto corrente intestato all’ Agenzia per la sicurezza territoriale e su un conto in Irlanda a lui riconducibile, si potevano supportare le opere di ricostruzione. Alcune imprese a livello nazionale avevano aderito al bando per un valore nominale dei crediti acquistati superiore a 1,5 milioni di euro.