Solo chi è vaccinato potrà entrare, nei ristoranti o nei bar al chiuso. Il Green pass modello francese, quindi non solo per i viaggi all’estero ma con un’estensione del suo utilizzo, piace al Comitato tecnico scientifico italiano e al ministro della Salute Roberto Speranza. Gli scienziati, che affiancano il governo nelle decisioni, a breve si riuniranno con l’idea di modificare le regole alla luce dell’aumento dei contagi che si è registrato anche ieri con oltre 1500 nuovi casi, dovuti in gran parte alla variante Delta. Su questa scia invece sarà difficile rivedere i parametri che determinano la collocazione di una regione in una zona anziché in un’altra. E nonostante molti territori rischiano, in piena estate e con le attività economiche avviate, di tornare in zona gialla gran parte degli scienziati esclude la possibilità di cambiare le tabelle e basarsi, come pensa di fare la Germania, esclusivamente sulla pressione ospedaliera oggi molta bassa, a differenza dei contagi che tornano a salire e che quindi potrebbero a breve determinare nuove chiusure. Se la curva riprenderà a salire le zone bianche potrebbero avere così vita breve e, giusto per fare un esempio, tornerebbe il coprifuoco con relativa chiusura dei locali in anticipo. Rendere necessario il Green pass per svolgere alcune attività, come entrare nei bar e nei ristoranti, significa per gli scienziati italiani e anche per il ministero della Salute incentivare la vaccinazione. In fondo l’effetto positivo si è visto oggi in Francia con un boom di prenotazioni.