Il Green pass, ufficialmente per l’Unione Europea Certificato digitale Covid 19, è ormai in vigore in tutti i paesi membri ed è diventato uno strumento indispensabile per la nostra vita quotidiana e sociale. Così come è successo in Italia a partire dal 6 agosto, anche in altri paesi europei è diventato obbligatorio mostrare il Certificato per entrare in alcuni luoghi al chiuso, o fare certe attività. Sono pochi i paesi a non aver ancora introdotto un uso esteso del green pass. Germania e Spagna, ad esempio, sono i soli grandi paesi europei a non aver introdotto misure nazionali relative alla certificazione verde, ma entrambi hanno lasciato alle diverse regioni la discrezionalità sul suo utilizzo, come in Catalogna dove serve per partecipare a eventi con più di 500 persone. Resta comunque necessario per entrare senza quarantena in entrambi gli stati. Altri paesi in cui non sono state imposte ulteriori misure sul green pass sono per esempio la Svezia, la Bulgaria, l’Ungheria, Cipro e Malta. In Francia le disposizioni sono simili a quelle italiane l’unica differenza è che mentre nel nostro paese il green pass viene rilasciato già dopo 14 giorni dalla prima dose, in Francia è valido solo una settimana dopo aver terminato l’intero ciclo vaccinale. In Grecia serve soltanto per andare nei ristoranti, divisi in due categorie: quelli che accettano solo clienti vaccinati e quelli che accettano anche test negativi. Più rigida la Danimarca che ha pass diverso da quello europeo, chiamato Coronapas, che è in vigore già da aprile e che viene richiesto quasi per svolgere ogni tipo di attività.