Nel video l’intervista a Don Carlo Bellini, Vicario per la pastorale della Diocesi di Carpi
Era iniziato tutto con un articolo molto critico uscito sulla testata cattolica “La Nuova Bussola Quotidiana”, che aveva definito “blasfema” la mostra di Andrea Saltini, riferendosi in particolare al dipinto “INRI-San Longino”. A questa era seguito un sit in di protesta di fronte alla chiesa di Sant’Ignazio, poi ancora una raccolta di 20mila firme per rimuovere l’esposizione, un finto esorcismo, persino un esposto in Procura, che è subito andato verso l’archiviazione. Una reazione inaspettata anche per il parroco Don Carlo Bellini, Vicario per la pastorale della Diocesi di Carpi. Non può essere un’azione violenta a fermare l’arte, un’arte di cui la comunità ha bisogno anche di fronte alla divergenza di opinioni. Per questo don Bellini dichiara che la mostra rimarrà. Nell’occhio del ciclone è finito un quadro ritenuto blasfemo. Ma di che cosa si tratta, è davvero così? È normale che in una comunità si creino conflitti, è la riflessione di Don Carlo Bellini, sulla base anche del messaggio del Vescovo Monsignor Castellucci, ma è solo attraverso la loro risoluzione pacifica che si può progredire.