Foto di repertorio
Un’altra forte perturbazione accompagnata da pioggia insistente e grandine si è abbattuta sul modenese ieri pomeriggio. Un copione già visto, come i meteorologi avevano anticipato, fino a fine mese sarà una continua alternanza di sprazzi di bel tempo che con il passare delle ore cambia completamente i suoi colori sino a trasformarsi in cielo plumbeo carico di pioggia, vento e come anche ieri pomeriggio, intorno alle 16 di grandine. Una sferzata che ha provocato una volta ancora pesanti strascichi in campagna. I chicchi di grandine grandi come ciliegie hanno colpito in particolare la Bassa modenese. Massa Finalese e Stuffione i territori più colpiti, ma anche Ravarino e San Felice sul Panaro, seppur con meno violenza. Passata la tempesta sono rimasti teloni antigrandine strappati, campi ancora allagati, frutti spaccati e verdure rovinate. 30 i millimetri di pioggia caduta in soli 15 minuti che ha danneggiato i frutteti e i vigneti, oltre a coltivazioni di pomodori e bietole. Purtroppo, come sottolinea Coldiretti Modena, ormai non passa giorni che non si debba registrare un evento atmosferico straordinario e le conseguenze sulle campagne sono pesantissime. Anche perché si arriva da un anno, il 2023 già fortemente sofferente a causa principalmente della grande alluvione, ma anche della persistente siccità che spacca i terreni e li rende inefficaci nell’assorbire le piogge. Un circolo che sembra non riuscire a spezzarsi. Solo in questi ultimi giorni, in poco più di una settimana la provincia di Modena è stata interessata prima dalla grandinata su Nonantola, dall’allagamento dei terreni tra Mirandola e Concordia, il recente nubifragio a Vignola e ieri quest’ultima grandinata nella bassa, area nord del territorio modenese