Nel video l’intervista a Generale Giampaolo Pani, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Una cerimonia commemorativa, la deposizione di una corona e una santa messa per non dimenticare una tragedia che dal 1943 al 1945 riguardò migliaia di italiani uccisi dai partigiani di Tito e gettati nelle Foibe Carsiche, profonde spaccature naturali del terreno al confine tra Italia e Jugoslavia. Modena questa mattina in occasione della Giorno del Ricordo ha reso omaggio alle vittime di quei massacri e dell’esodo giuliano dalmata. Alla presenza di tutte le autorità civili e militari è stata deposta una corona d’alloro in piazzale Natale Bruni, davanti al monumento che ricorda i martiri di quel terribile capitolo del secondo dopo guerra. Una storia a lungo taciuta quella degli istriani e dalmati che dovettero scappare da un momento all’altro, lasciando casa e affetti per dirigersi prima verso Trieste, poi Venezia, e infine nel resto dell’Italia. Una tragedia rimasta nell’oblio per 60 anni fino al 2004 quando con una legge del 30 marzo la Repubblica italiana istituiti questa data per rinnovare la memoria della tragedia vissuta da tutte le vittime delle Foibe. La cerimonia è stata aperta dal vicario generale monsignor Giuliano Gazzetti con la benedizione del Monumento di pietra carsica dedicato ai Martiri. Alla cerimonia anche l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.