Nel video l’intervista al Dott. Massimo Bigarelli, coordinatore del progetto tabaccologico dell’azienda Usl
Il fumo rimane la seconda causa di morte al mondo, con quasi 8 milioni di decessi, nonché il principale fattore di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche polmonari e respiratorie. Domani l’Oms ha promosso la “Giornata mondiale senza tabacco” per motivare le persone a non fumare. Nel nostro territorio i dati aggiornati al 2018, dicono che a fumare in provincia di Modena è addirittura un terzo (33%) della popolazione tra i 18 e i 24 anni. Più in generale, in provincia di Modena fuma il 27% delle persone tra 18 e 69 anni, vale a dire oltre 125mila persone. Il 24% è un forte fumatore con 20 sigarette o più al giorno. Il fumo è anche uno tra i più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, e la principale causa di diversi tumori come ad esempio quello al polmone e delle malattie respiratorie croniche. Tra esse la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), malattia prevenibile e trattabile, che porta tosse dolorosa persistente e difficoltà respiratorie, rappresenta un importante problema di sanità pubblica mondiale. Da anni l’Azienda USL ha attivato i Centri antifumo, sette in provincia, in cui offre gratuitamente e ad accesso libero informazioni, consulenze, trattamenti e corsi intensivi di gruppo. Per ora i corsi sono sospesi ma riprenderanno fra pochi mesi con modalità nuove per garantire assistenza e sicurezza agli utenti e agli operatori.