Nel video l’intervista a:
– Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia
– Alessandra Camporota, Prefetto di Modena
77 anni fa le truppe sovietiche solcavano i cancelli di Auschwitz, trovando e svelando al mondo gli orrori della Shoah. Era il 27 gennaio 1945; data simbolo della pagina più nera della storia umana. Oggi è il giorno della memoria, il momento per ricordare che ciò che è passato dev’essere un monito affinché non riaccada di nuovo. Tutto il mondo ancora ammutolisce di fronte alle atrocità, precise, programmate, dietro alla deportazione e allo sterminio finalizzato alla pulizia etnica. Una fabbrica di morte che portò alla scomparsa di 15 milioni di persone. A Modena la memoria di quelle vittime è passata per l’Università, nel cortile del Palazzo del Rettorato, dove questa mattina è stata deposta una corona di alloro. Qui sono stati ricordati anche i professori, che vennero allontanati a seguito delle leggi razziali del 1938, le apripista di quello che sarebbe diventato l’Olocausto. Alla presenza delle autorità, un minuto di silenzio ha sancito il momento più profondo della celebrazione. Solo il silenzio resta di fronte a quei morti, la parola serve per ricordare che la storia non deve ripetersi. Un messaggio forte che il Prefetto rivolge soprattutto ai giovani.