Il gioco riabilitativo è un importante supporto per i bambini con esiti di Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), problematiche neuromotorie o epilessia. In questi mesi di distanziamento sociale, quindi, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena si è attivata per assicurare questo trattamento da remoto utilizzando anche il tablet come strumento di gioco entro un’attività guidata. Il progetto riguarda i bambini afferenti all’area ambulatoriale della Pediatria del Policlinico, secondo un approccio Family Centered Care di Terapia Occupazionale applicato dalla dott.ssa Laura Incasa considerando, per l’attuazione, le tre categorie occupazionali del Bambino, dell’Attività e dell’Ambiente.
“Questo progetto – spiega il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Pediatria del Policlinico – è stato presentato da me e dal dottor Alessandro Callegaro della nostra direzione sanitaria al 45° Convegno ANMDO tenutosi a Torino nel giugno 2019, ottenendo un premio. Ad oggi sono circa venti i bambini seguiti con questo approccio, con ottimi risultati”.

Con l’emergere della necessità sanitaria del “distanziamento” causa COVID-19, l’Azienda ha trasformato il progetto in una terapia a distanza per dare una continuità ed un supporto utile in questo momento di necessario isolamento a un campione rappresentativo delle famiglie e bambini già precedentemente seguiti in ambulatorio per poter avere una garanzia di fattibilità abilitativa in una dimensione sicura dal punto di vista sanitario e per poter poi proporre ad altre famiglie e bambini della Pediatria la stessa modalità.