“Calo consistente” di sale slot a Modena: dalle 29 del 2019 si è passati alle attuali 8, mentre i controlli della Polizia locale nelle strutture della città in cui si può scommettere “continuano, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle normative: in questi primi mesi del 2022 hanno portato alla contestazione di sei violazioni, finora”. Così a Modena l’assessore alle Politiche per il lavoro e Legalità Andrea Bosi, rispondendo lunedì a un question time in aula di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia). Bosi spiega che, pur nel contesto di un fenomeno di dimensioni nazionali, “gli interventi promossi a Modena dall’intera amministrazione, a partire dalle sollecitazioni arrivate dal Consiglio comunale, hanno consentito di incidere in maniera positiva sul gioco d’azzardo patologico. L’azione del Comune si svolge nell’ambito del Testo unico per la promozione della legalità e della cittadinanza responsabile adottato dalla Regione nel 2016, con tanto di distanziamento tra sale delle macchinette e luoghi ‘sensibili’ come scuole o parrocchie. L’assessore ricorda inoltre che la normativa regionale configura un regime diverso per i “corner”, centri scommesse che si appoggiano però a brand diversi, ma anche bar o tabaccherie che includono un angolo per le scommesse sportive: in questo caso i Comuni “sarebbero stati autorizzati a chiuderli entro fine 2019, ma, a causa della pandemia e di successive proroghe, i termini sono slittati a tre mesi dopo la fine dello stato di emergenza sanitaria, quindi nel 2022”.