C’erano ombre nel passato di Francesco Bordone, il 48enne trovato morto a Serramazzoni nella villetta di via Belvedere di Claudio Belloi, ma chi lo conosce dichiara che aveva chiuso con quella vita. L’uomo, che nel tempo era diventato il “tutto fare” di Belloi, in passato fu condannato per cinque rapine commesse in Riviera. Le pagine di cronaca di Rimini parlano di colpi messi a segno in diverse gioiellerie con l’ausilio di una maschera di Walter White, il celebre personaggio della serie tv Breaking Bad. Ma da quando si era trasferito a Serramazzoni, niente faceva sospettare di questo passato. Chi lo conosceva lo descrive come un bravo ragazzo; dice che lui e Belloi erano come figlio e padre. Gli inquirenti stanno continuando a lavorare per ricostruire la dinamica che ha portato alla tragedia e quindi al ritrovamento dei cadaveri dei due uomini il 22 dicembre. La pista seguita è sempre quella dell’omicidio-suicidio, ma pare esistano elementi che mettono in dubbio la dinamica emersa inizialmente: potrebbe essere stato Bordone a sparare al 77enne Claudio Belloi, prima di rivolgere l’arma contro se stesso. È certo invece che vi sia stata una colluttazione prima degli spari. Le indagini stanno cercando di capire quale movente abbia spinto i due a tale violenza. Oggi sono attesi alcuni i parenti delle due vittime, da sentire come persone informate sui fatti.
GIALLO SERRAMAZZONI, SI INDAGA PER CAPIRE LA DINAMICA E IL MOVENTE
Continuano le indagini per ricostruire quanto accaduto a Serramazzoni, dove sono stati trovati morti Claudio Belloi e Francesco Bordone. I parenti delle vittime verranno sentite come persone informate sui fatti