Il Modena che cambia pelle a gara in corso e che ha ritrovato la via del gol è di nuovo una più che seria candidata al salto in Serie B. In una settimana la squadra di Mignani ha messo il turbo, rosicchiando 2 punti al Padova, ben 7 al Sudtirol e tenendo il passo del Perugia, contro cui sabato si giocherà una gara che vale tanto. Un cambio di passo coinciso con la nuova duttilità sposata dal tecnico gialloblù, che da Ravenna in poi ha variato moduli e assetti dei suoi, sfruttando le doti di Davide Luppi, la variabile che era mancata nella prima parte di stagione. Le prove generali Mignani le aveva fatte a Ravenna, passando nel finale al 4-2-3-1 per scardinare il muro dei romagnoli, ma il rosso a Bearzotti ha interrotto quasi subito l’esperimento. Stessa situazione con la Triestina, quando per recuperare lo svantaggio a metà ripresa il Modena ha rinunciato al trequartista chiudendo con Luppi e Pierini ai lati di Scappini e trovando proprio grazie a Luppi la zampata del pari. Nell’ultima settimana poi è arrivata la trasformazione più netta, partendo dallo spostamento di Tulissi a destra per il 4-3-3 visto col Matelica che ha contribuito ad aprire la difesa marchigiana. Un assetto riproposto a Salò, ma variato in corsa con l’ingresso di De Santis per il 3-5-2 poco prima del gol-partita di Muroni. E poi domenica con la Samb Mignani ha cominciato per la prima volta con la difesa a tre, varando nella ripresa Castiglia dietro le punte e trovando grandi risposte da tutti, in un Modena sempre più camaleontico.