Nel video, l’intervista a Marco Zanni, direttore Coldiretti Modena
Con il repentino crollo delle temperature è allarme gelate nelle campagne modenesi, dove lo sbalzo termico rischia di causare gravi danni alle coltivazioni in fiore, dopo un inizio 2024 che si è classificato come il più caldo di sempre. L’anno scorso la gelata in aprile causò la perdita dell’80% del racconto di pere, coltura principale di queste zone che, con la neve, il vento e le fitte piogge degli ultimi due giorni, anche in questo caso non reggerebbe l’urto. Sbalzi di temperatura così marcati, dai 30 a 7 gradi, che non fanno certamente bene alle coltivazioni e tiene col fiato sospeso l’intero comparto agricolo. Con uno sguardo preoccupato rivolto già all’estate: solo il 10% delle piogge che cadono a terra riescono ad essere trattenute. Un dato troppo basso per far fronte a periodi di estrema siccità, come accadde nell’estate del 2022.