Nel video, le interviste a:
- Marcella Ferioli, esecutivo Cobas Modena
- Gianplacido Ottaviano, delegato Rsu Fiom
Attesi in cinquecento, scesi in strada in mille, per dire basta ai bombardamenti su Gaza. Sventolano in alto bandiere e striscioni, accendono fumogeni dai colori della Palestina, intonano cori, lungo via Emilia Centro. Così si è presentato il corteo che, questo pomeriggio, è partito da Largo Sant’Agostino e si è chiuso in Piazza Matteotti. Una manifestazione itinerante, quella indetta da alcuni delegati delle Rsu delle fabbriche modenesi, insieme al Collettivo Studenti Autorganizzati di Modena che, anche questa volta, ha visto impegnate le Forze dell’ordine per garantire il diritto a manifestare, sempre nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini.
Geograficamente lontani, umanamente vicini. Folta è stata la partecipazione della comunità islamica modenese, ma anche di tanti cittadini e famiglie italiane che hanno scelto di essere lì per far sentire la propria vicinanza.
Nonostante le preoccupazioni e una Sinagoga sorvegliata speciale, come per “Smash Repression” di sabato scorso, anche oggi tutto si è svolto senza particolari disordini, grazie anche all’imponente cordone di forze dell’ordine che hanno garantito la massima sicurezza della manifestazione.