Dalla pizza al pesce: sempre attenti alla qualità

La coppia dei titolari che dal 2000 gestisce il ristorante pizzeria ‘Al Poeta’ in viale Jacopo Barozzi, 142/1 (nella foto in alto a sinistra), uno dei locali storici della città per quanto riguarda la gastronomia, è perfetta. Roberto, classe ‘50, a preparare le pizze. Maurizio, classe ‘73, in sala ad accogliere e servire i clienti, ma all’occorrenza transita volentieri in cucina a fare il cuoco, mestiere che è un suo antico amore. Entrambi hanno un bagaglio d’esperienza impressionante. Che si vede e più che altro si gusta. Non si rimane così tanto sulla piazza se non si ha una clientela affezionata, che ti battezza per l’uscita serale, specialmente in periodo di crisi. Caso mai si esce meno, ma alla qualità e bontà non si rinuncia. Se lo fai, beh allora sei un masochista. In viale Jacopo Barozzi la qualità non manca, se poi unisci l’accoglienza e il trattamento la ricetta per il successo è completa: «Quando il cliente entra – dice Maurizio – per prima cosa gli devo rispetto e gli devo dare un ambiente dove si possa sentire a suo agio in armonia con chi lo serve». E a proposito non si possono non notare l’ordine e la pulizia del locale. Cosa che fa piacere all’occhio. E a Maurizio fa eco Roberto, con una ‘perla di filosofia’ da campano verace: «Quando faccio la pizza è come se la dovessi mangiare. Quindi secondo voi io mangio una pizza cattiva?». Il ragionamento non fa una grinza. Maurizio, leggendo il menù vedo molti piatti della nostra tradizione culinaria. Però ci sono alcune varianti che incuriosiscono il palato. Come lo spieghi? Nouvelle cuisine? «Nouvelle cousine mi sembra una parola grossa. Diciamo che sono idee che nascono in e che applico, associando gli ingredienti, specialmente per quanto riguarda i piatti a base di pesce». A proposito di ingredienti, tutto made in Italy? «Per quanto riguarda gli ingredienti per fare la pizza, usiamo praticamente solo prodotti provenienti dalla Campania. Mentre per la carne, oltre a quella italiana, servo quella proveniente dall’Irlanda e dall’Argentina. Per il pesce acquisto sia quello fresco sia quello congelato. Devo dire che spesso si abusa della parola fresco, ma è meglio essere onesti. Tante volte è meglio un buon prodotto congelato, che spacciarne uno per fresco». La sincerità spesso paga. «Certamente, altrimenti non saremmo qui. Modena è stata terreno di fugaci splendori». Parliamo della pasta: cosa ci racconti? «Solo pasta fresca per quello che riguarda orecchiette, caramelle, ravioli, tortelloni e tortellini. L’altra pasta, tipo maccheroni e spaghetti, è di Gragnano». (Per chi non lo sapesse, Gragnano è il comune che produce ed esporta la maggior quantità di pasta. Ed è conosciuta a livello europeo come la Città della Pasta). Quindi oggi cosa ci fai mangiare? «Inizio con un antipasto di gamberi, aglio olio e peperoncino. Come primo, parlando proprio di Gragnano, vi porto le fettuccine, condite con cozze, calamari, pomodorini e rucola (nella foto in alto a destra). Un piatto delle mie origini, ma leggermente modificato. Come secondo il piatto della casa la grigliata del Poeta, con astice, gambero, spiedino di calamaro, spiedino di gamberetti, cozze gratinate e pesce spada. Per finire in bellezza, una coppa di mascarpone fatto in casa. Va bene?». Benissimo, ma che vino mi consigli con questo menù? «Un Fiano di Avellino fresco al punto giusto». E vada per il Fiano di Avellino. Delizioso, come poi tutto il resto. Un consiglio ai palati fini della città che non hanno ancora provato il Ristorante Pizzeria ‘Al Poeta’: lasciatevi consigliare da Maurizio, non rimarrete delusi. Il ristorante pizzeria rimane APERTO TUTTO IL MESE DI AGOSTO. Per la cronaca, dimenticavamo, i due sono genero e suocero.