Tornerà in aula a giugno, per il processo d’appello, Francisco Celio Silva Santos, il 34enne condannato all’ergastolo per l’omicidio di Anna Teresa Urbaniak, 48enne badante polacca trovata morta lungo il percorso Natura a Vignola nel 2011. La Corte d’appello di Bologna ha fissato l’udienza per il 25 giugno, quando Santos proverà a dimostrare la propria innocenza. La vittima è stata trovata morta il 6 maggio del 2011, ma era scomparsa da casa il 28 aprile. A dare l’allarme era stato il compagno 68enne, con il quale conviveva. Il corpo della badante era in avanzato stato di decomposizione, segno che la morte potrebbe risalire allo stesso giorno della scomparsa. Fin da subito il maggiore sospettato è stato il brasiliano, finito poi in manette a distanza di 18 giorni dal ritrovamento del cadavere. A far scattare le manette erano state alcuni indizi definiti dagli inquirenti «stringenti». Innanzitutto nel suo borsello le forze dell’ordine avevano trovato un coltello sul quale c’era il sangue della vittima. E in suo possesso vi era poi anche il telefonino della badante, elemento che aveva portato gli inquirenti a individuarlo. Ma non solo: sul corpo della donna era stato trovato il suo liquido seminale. L’uomo ha sempre respinto con forza le accuse.