Vertice a Bologna, chiesto il rispetto degli standard

SASSUOLO – Il vicesindaco Menani si schiera al fianco dei sindacati e chiede, durante un’udienza in commissione Bilancio in Regione, il rispetto degli standard sul numero degli agenti della polizia municipale in servizio nei Comuni. Si tratta di un indicatore regionale che fissa nel rapporto 1 agente ogni mille abitanti il numero ideale come standard minimo di sicurezza. Un monito che arriva a pochi mesi dalla protesta del Sindacato unitario dei lavoratori della polizia municipale (Sulpm) e che viene rivolto indirettamente anche agli altri Comuni del distretto ceramico. «Sono d’accordo nel fare il corpo unico di polizia municipale – afferma Menani -, ma solo se anche gli altri Comuni rispetteranno gli standard imposti dalla Regione». Il tema è stato affrontato ieri mattina a Bologna durante un vertice in via Aldo Moro a cui hanno partecipato circa una trentina di persone tra comandanti, sindacalisti di categoria e assessori. Per Sassuolo era presente il vicesindaco il quale nel suo intervento ha chiesto più competenze per agenti e volontari e la possibilità di aumentare l’attività di polizia giudiziaria, bocciando invece il contrasto alle attività mafiose (introdotto con un nuovo comma dalla Regione): «Mi sembra una cosa ostica – ha detto -, visto che altre forze dell’ordine hanno difficoltà pur disponendo di strumenti migliori: per la municipale potrebbe essere un azzardo. Ho chiesto piuttosto di allargare le competenze dei volontari e di far rispettare gli standard regionali in tutti i Comuni. Noi abbiamo un rapporto anche più basso di 1 ogni mille, ma da alcune parti arriva invece fino al doppio». Di opinione differente Franco Zavatti (Cgil Emilia-Romagna) che trova giusto il coinvolgimento della polizia locale nella lotta alle infiltrazioni mafiose. Per Zavatti è «assolutamente congrua la richiesta di sostegno nella prevenzione alla criminalità organizzata attraverso il monitoraggio delle attività a rischio». Stefano Poma, comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni di Modena Nord, chiede espressamente «norme per permettere interventi immediati in caso di calamità». Per Lazzaro Fontana (Cgil-Cisl-Uil Funzione pubblica), «non si possono caricare le polizie locali di aspettative che non riescono ad assolvere per mancanza di uomini e competenze». L’audizione è avvenuta nell’ambito del progetto di legge che la giunta sta portando avanti per modificare la ‘disciplina di polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza’. ppp