Oggi si conclude il nostro viaggio sui fratelli di calcio e dell figurine in giro per il mondo e, in questa ultima puntata, iniziamo concentrandoci sull’Olanda, patria di numerosi fratelli celebri nel calcio internazionale. Cronologicamente i primi sono stati i Van De Kerkhof, Renè e Willy: entrambi parteciparono con la Nazionale olandese ai Mondiali nel 1974 e nel 1978 (Renè giocò con un infortunio al polso) e agli Europei nel 1976 e nel 1980. Proprio Renè nel 1980 fu acquistato dalla Lazio del patron Lenzini ma, a causa della retrocessione a tavolino in Serie B per illecito sportivo della società romana, non essendo all’epoca concesso l’utilizzo di giocatori stranieri nel campionato cadetto, il centrocampista olandese fu costretto a rinunciare al contratto con la Lazio e ritornare al Psv. Ci sono stati poi i fratelli Muhren,Gerrie e Arnold: entrambi hanno giocato nell’Ajax ma, mentre il primo ha giocato con Johan Cruyff, il secondo ‘solo’ con Marco Van Basten… E che dire dei fratelli Koeman?Erwin, il più vecchio, fece una normale carriera fra Olanda e Belgio,mentre il più famoso Ronald (detto ‘Rambo’) ha giocato e vinto tanto in Spagna con il Barcellona. Fu proprio una sua rete su punizione a dare la vittoria ai catalani contro la Sampdoria nella finale di Coppa dei Campioni 1991-92. Anche i De Boer erano gemelli, tanto che Frank e Ronald hanno avuto una carriera uguale: dove andava uno l’altro lo seguiva, dall’Ajax al Barcellona, sino ai Rangers. Vanno ricordati anche Rob e Ricahrd Witschge, entrambi ali (una destra ed una sinistra) ed anch’essi con un passato nel Barcellona, che evidentemente per i fratelli olandesi ha avuto un certo feeling nel corso degli anni. Poco conosciuti sono stati i fratelli Zlatko e Zoran Vujovic, jugoslavi (sì: ai tempi c’era la Jugoslavia unita): punta prolifica il primo, che segnò ben 25 reti in nazionale, terzino il secondo che, complice anche un brutto infortunio, non ha avuto una carriera brillante come quella del fratello. In Argentina, al di là dei Maradona di cui abbiamo già parlato, anche i fratelli Zarate meritano di essere ricordati: Sergio, che venne in Italia nell’Ancona 1992-93, fu preso di mira dalla Gialappa’s per le sue pessime prestazioni in campo, mentre al contrario Mauro è stato certamente migliore del fratello, ma anche molto sopravalutato dopo il suo primo anno laziale. In Italia hanno giocato anche i fratelli Burdisso: Nicolas, il più vecchio,ha avuto l’onore anche di vestire la casacca della Albiceleste; Guillermo, dopo una fugace apparizione nella Roma (2 presenze nel 2010-11) è tornato mestamente in Argentina. Mi sarebbe piaciuto poi parlare anche dei fratelli Frey, dei Neville, dei Ferdinad e dei Dalmat, o di alcune saghe famigliari africane… Ma le righe stringono!