Sistemati tratti a Guiglia e Zocca

Sono terminati a Guiglia i lavori di sistemazione su un tratto franato della strada provinciale 26 vicino a Samone; attualmente sul tratto in questione si circola di nuovo a doppio senso. In un altro tratto franato della stessa arteria, tra le località di Ponte Samone e Samone, buona parte dei lavori è stato eseguita, ma si circola tuttora a senso unico alternato, in vista del completamento della manutenzione del fondo stradale nelle prossime settimane. Il punto della situazione sulla strada è stato illustrato nei giorni scorsi da Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, rispondendo in Consiglio provinciale a una interpellanza presentata da Livio Degliesposti (Lega Nord) che ha sottolineato la gravità della situazione e riportato le preoccupazioni dei cittadini, soprattutto di Samone, per il rischio di chiusura di un’arteria così importante. «In un tratto franato – ha precisato Pagani – è stata realizzata un’opera di sostegno a valle per ridurre gli effetti della frana, nell’altra è stata realizzata un’opera di sostegno in pali per contenere il cedimento della scarpata. Complessivamente abbiamo speso finora oltre 160 mila euro. Ora dobbiamo completare i lavori ma, in ogni caso – ha rassicurato Pagani – non ci sono al momento rischi di chiusura». Per quanto riguarda un terzo tratto franato sulla provinciale 26 all’incrocio con la provinciale 623, dove tuttora si circola a senso unico alternato, Pagani ha sottolineato che un primo intervento è stato eseguito, scongiurando la chiusura dell’arteria, ma per completare i lavori serve un investimento rilevante pari a circa 250 mila euro, per il quale la Provincia ha chiesto un cofinanziamento alla Regione. La settimana scorsa la Regione ha annunciato che per l’Appennino modenese arriveranno circa 730mila euro e saranno destinati alla messa in sicurezza di strade e versanti danneggiati da frane e dissesti idreogeologici in genere. «La Regione – spiegarono i consiglieri Serri e Vecchi del Pd – continua ad investire per ridurre i disagi dei cittadini che abitano in zone montane e per garantire loro gli stessi diritti di chi vive in pianura». Grazie a quest’ultima decisione della giunta dunque all’Unione del Distretto Ceramico andranno 147.326,46 euro, all’Unione del Frignano andranno 460.570,09 euro, mentre all’Unione Terre di Castelli saranno destinati 124.174,56 euro.