E il Consiglio comunale approva laccordo distrettuale per lintegrazione scolastica
Sembrano aumentare gli alunni disabili certificati seguiti dal Comune di Modena, nelle scuole statali, comunali, paritarie e convenzionate di ogni ordine e grado. 588 per lanno accademico 2013-2014, a fronte dei 400 dellanno 2008-2009. Laumento è dovuto in gran parte a una certificazione precoce e sempre più precisa delle situazioni di disabilità. Le patologie prevalenti riscontrate sono il ritardo mentale, i disturbi evolutivi specifici delleloquio e del linguaggio, e lautismo. Agli alunni con disabilità certificata, inoltre, vanno aggiunti altri 308 bambini e ragazzi seguiti dallamministrazione in quanto segnalati come portatori di bisogni educativi speciali. Fra questi, ragazzi con dislessia e conseguenti disturbi di apprendimento, e giovani con disturbi emozionali. A disciplinare le modalità di inserimento e integrazione degli alunni disabili certificati e segnalati nelle scuole del territorio sono rispettivamente un accordo provinciale e uno distrettuale. Questultimo, siglato da Comune e Ausl, è stato approvato dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì scorso. Laccordo del distretto di Modena, della durata di 5 anni, si applica alle scuole di ogni ordine e grado, dai nidi in su, e di qualsiasi forma gestionale (comunali, statali, paritarie e convenzionate), secondo la logica di garanzia dellesigibilità del diritto allo studio per tutti a prescindere dalle scelte scolastiche dei ragazzi e delle loro famiglie. Il documento individua inoltre le funzioni di garanzia, svolte in primo luogo dal difensore civico comunale e dal Collegio di vigilanza provinciale. Il documento, come impianto generale, «ricalca quello scaduto – ha affermato lassessore allIstruzione Adriana Querzé presentando la delibera -. Già con lo scorso accordo eravamo intervenuti anche su quella fascia che non richiede interventi assistenziali per legge, ma che il Comune ha scelto di sostenere», ha commentato. Lassessore ha evidenziato come laccordo definisca lobbligo per le scuole di presentare ogni inizio anno il Progetto di integrazione, cioè linsieme delle politiche scolastiche per lintegrazione, e ha ricordato tutte le componenti disciplinate nellaccordo «che rappresentano vere e proprie risorse per lintegrazione»: gli insegnanti di sostegno, gli operatori educativo-assistenziali, il personale Lis (interpreti del linguaggio dei segni), i tutor e i collaboratori scolastici (personale Ata), ma anche le attrezzature e la formazione del personale. In particolare, laccordo inserirà una modalità di formazione sperimentale e innovativa: «Tutto il personale educativo-assistenziale viene formato nel momento del primo ingresso a scuola – ha spiegato la Querzé -, allavvio di ogni anno scolastico, e per la prima volta in relazione ad alcune difficoltà specifiche di apprendimento e a disturbi, come ad esempio lautismo».