Il giocatore: «Sto bene, devo trovare il ritmo partita»
Non cè un attimo di respiro per il Modena nel ritiro di Fanano. Il giorno dopo la seconda amichevole stagionale, i canarini sono tornati in campo per una doppia seduta di allenamento in attesa di qualche rinforzo importante previsto per le prossime settimane. Allappello, infatti, manca su tutti il sostituto nonché erede di Matteo Ardemagni che, nelle volontà della società e del tecnico, dovrebbe essere Leonardo Pavoletti. Le volontà del giocatore di giocarsi la serie A, però, stanno mandando per le lunghe la trattativa e, quindi, nelle prime uscite leredità è stata raccolta da Francesco Stanco che vuole assolutamente consacrarsi in categoria dopo le ultime buone stagioni che, tuttavia, non gli hanno fatto superare lo status di riserva deccellenza. «Mi sento abbastanza bene ha raccontato il giocatore , limportante per chi come me è stato fermo quattro mesi è ritrovare il giusto ritmo partita. Da questo punto di vista, quindi, sono tranquillo perché so che a causa del mio fisico sono un giocatore che entra in condizione più tardi di altri. A questo bisogna poi aggiungere il problema che ho avuto negli ultimi mesi ad un piede che non mi ha permesso di fare assolutamente nulla». E super lavoro per il veterano in maglia gialloblu che, di fatto, fino allarrivo recentissimo di Babacar è stato lunico attaccante a disposizione assieme a Mazzarani visti gli acciacchi di Mangni e Trombetta. Non tutti i mali, però, vengono per nuocere e la cosa non ha turbato lo stesso Stanco: «Siamo un po contati anche in attacco, per questo magari non si riesce a fare tutto quello che vorrebbe il mister, ma è anche vero che siamo al 24 luglio e cè tutto il tempo perché la società completi la squadra in vista del campionato. Cosa ne penso del gruppo? Le prime impressioni sono buone, ci sono tanti giovani con grande voglia di imparare e limpianto iniziale è buono. Con qualche innesto penso potremo fare bene». Un reparto offensivo carente di elementi, infatti, ha anche portato vantaggi al giocatore, quello più importante sicuramente è stato il tanto lavoro tattico che sta portando ad affinare giorno dopo giorno lintesa con il giocatore chiave della manovra offensiva nelle intenzioni di mister Novellino: «Mazzarani è un giocatore molto bravo. Al momento gioca al mio fianco e cerchiamo di fare tutto quello che ci dice il mister, ma non è facile quando le gambe non rispondono al meglio. Lui, comunque, è un giocatore in grado di metterti in porta se sei la punta e fai i giusti movimenti». Ad aiutare maggiormente Stanco, infine, potrebbe essere la filosofia con cui la squadra è stata costruita ovvero la ricerca di giocatori di gamba, in grado di arrivare sul fondo e mettere in mezzo palloni invitanti per le punte. «Garofalo è un giocatore che ho conosciuto quando ho giocato a Grosseto racconta il bomber di Pavullo, mette sempre molti cross in mezzo, ma anche un ragazzo come Calapai o come Rizzo è più propenso ad arrivare al cross che alla conclusione. Io vivo di quello». nAndrea Lolli