Il concorrente è un negozio pakistano

Ha aperto da un giorno, ma ha già scatenato il malumore dei concorrenti. Siamo in via Gallucci, regno un po’ sbiadito della movida modenese in centro storico. E tra gli attori che si contendono la (poca) clientela, è spuntata una nuova attività: un negozio di alimentari pakistano. Niente di strano, dirà qualcuno. Con le liberalizzazioni tutti possono aprire ovunque, dirà qualcun altro. Ma il motivo del malumore degli esercenti è un altro: il nuovo concorrente propone birre a un euro, le stappa a richiesta e i clienti le bevono davanti al negozio o nelle vicinanze degli altri locali. E a qualche gestore la cosa non va giù perché le regole parlano chiaro: un alimentari può sì vendere gli alcolici, ma deve metterli in un sacchetto e specificare che il consumo lungo la strada comporta una sanzione amministrativa. Tutt’altra storia per i bar che hanno la licenza per somministrare le bevande e spazi ad hoc per consumarle. E in via Gallucci, dove gli incassi si sono ridotti drasticamente, il rischio è quello di una guerra tra ‘poveri’. «Soprattutto durante l’ora dell’aperitivo si crea una concorrenza che fa male agli affari. – afferma Manuel Malara, titolare della Bodeguita -. La nostra licenza comporta degli oneri che questi alimentari non hanno. Chi lavora in Comune non si rende conto cosa vuol dire avere un’attività in centro di questi tempi». Gli esercenti di via Gallucci si augurano che con l’arrivo della bella stagione scattino dei controlli più stringenti, anche in vista delle ordinanze anti-alcol estive che sono particolarmente severe verso i ‘furbetti’.