«La partecipazione deve esserci prima delle decisioni»
Mancato reale coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni importanti per la città. È questa, secondo la presidente del consiglio comunale Caterina Liotti, la causa principale della disastrosa posizione del sindaco Pighi nella classifica nazionale del gradimento. Lo ha affermato a margine nella conferenza stampa nella quale, insieme alla vice Olga Vecchi, ha presentato lattività del consiglio comunale nello scorso anno. Dodici mesi di intensa attività: 93 delibere approvate e cinque respinte, 98 gli ordini del giorno discussi, 231 tra interrogazioni e interpellanze affrontate. Ma questo non è servito al primo cittadino per ottenere una buona valutazione dai modenesi. «I cittadini chiedono più partecipazione – la spiegazione della presidente – il governo futuro della città dovrà rispondere a questa esigenza avviando i processi decisionali in una forma partecipata». E, se non fosse ancora chiaro: «La partecipazione dei cittadini non deve arrivare dopo le decisioni prospettate dalla giunta, deve esserci prima. E infatti evidente che la partecipazione dei cittadini vuole essere diretta e non rappresentativa». «Ritengo che proprio questo sia stato il punto di criticità – sottolinea -. In consiglio comunale abbiamo usato tanto gli strumenti partecipativi ma si è trattato di percorsi avviati a fronte di richieste e, talvolta, di proteste dei cittadini». Liotti è quindi tornata sul bilancio 2013 del civico consesso, un anno caratterizzato da una media di partecipazione che sfiora il 95% e dalla riduzione dei costi «passati dai 508 mila euro del 2011 ai 427 mila dello scorso anno». E le spese – almeno dei gettoni dei consiglieri – è destinata a diminuire ulteriormente visto che passeranno da 40 a 32. Dopo il voto di maggio, infatti, anche Modena subirà gli effetti della spending review, che prevede anche la sparizione delle Circoscrizioni. «Si tratta di un cambiamento importante che modificherà il lavoro di chi rappresenta in consiglio i cittadini – spiega Liotti – e quelle che arriveranno dalle Circoscrizioni sono importanti funzioni di rapporto con il territorio che i futuri eletti si troveranno a dover affrontare per la prima volta in modo così diretto». Liotti ripercorrendo le scelte compiute dal 2009 a oggi ha spiegato, inoltre, di aver «cercato di valorizzare il ruolo del consiglio in coerenza con gli impegni assunti a inizio mandato», a partire dalla «valorizzazione degli istituti di partecipazione, fino allintroduzione della diretta web delle sedute», che durante la discussione dellultima delibera di iniziativa popolare, quella dedicata alla pedonalizzazione di piazza Roma, «ha registrato più di 700 accessi di cittadini interessati». Nei prossimi mesi il consiglio comunale «dovrà affrontare argomenti fondamentali come il bilancio preventivo che probabilmente arriverà in aula entro febbraio, il bilancio consuntivo e diversi provvedimenti urbanistici, tra i quali il piano particolareggiato per lex Amcm e la discussione sullo stato davanzamento del Psc». A sollevare questioni importanti sulle funzioni del consiglio comunale è stata Vecchi che ha parlato apertamente di «democrazia solo virtuale. Le opposizioni si vedono infatti ogni giorno depauperate il loro ruolo di controllo. Lo strapotere della maggioranza è infatti evidente, e i risultati in molti casi paiono prestabiliti con voti prefabbricati. Essi sembrano avvalli notarili più che esercizi di pensiero indipendente e libera scelta».