PALAGANO – Un atto di rispetto verso la memoria, un passo instacabile doveroso verso la verità. Il Comune di Palagano ha ufficialmente chiesto alla Procura Militare di fare ricorso contro l’assoluzione dei due ufficiali tedeschi accusati di essere tra i responsabili dell’orrenda strage che il 18 marzo del 1944 costò la vita 136 persone barbaramente trucidate per un atto di rappresaglia nazista. «Riteniamo giusto e doveroso nei confronti della memoria – scrive il sindaco Braglia – che la verità storica non venga calpestata. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime». A seguito della pubblicazione della sentenza di appello dello Corte militare di Roma l’amministrazione comunale di palagano ha reso noto che invierà una richiesta al procuratore generale per proporre ricorso all’assoluzione. Nell’ottobre scorso, infatti, in appello fu confermato un ergastolo per il caporale Alfred Lühmann, 86 anni; assoluzione, invece, per Helmut Odenwald, 91 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea, e Ferdinand Osterhaus, 93 anni, all’epoca sottotenente, entrambi condannati all’ergastolo in primo grado. Sulle assoluzioni i giudici dell’appello ritengono non sufficientemente provata la loro partecipazione con funzione di comando. L’avvocato Andrea Speranzoni, difensore della Provincia di Modena, del Comune di Palagano e dei familiari delle vittime ha evidenziato che «numerosi passaggi della motivazione confermano il carattere preventivo dell’ordine criminale che fu dato ai militari tedeschi di uccidere indistintamente»