Con risultati positivi ottenuti solo in Emilia-Romagna, la rosa dei papabili per la nuova segreteria nazionale del Partito Democratico è piena di personali dei nostri territori. Se fin da subito sono rimbalzati i nomi della vicepresidente della Regione Elly Schlein e dello stesso governatore Stefano Bonaccini, con il passare delle ore si è aggiunta anche Paola De Micheli, 49enne di Piacenza ed ex ministro dei Trasporti. Lei stessa ha fatto sapere di essere pronta a candidarsi come nuova segretaria nazionale dopo che Enrico Letta ha fatto sapere di non essere più in corsa per la carica. Si tratta della prima candidatura ufficiale, mentre Schlein e Bonaccini rimangono solo probabili, mentre, uscendo dall’Emilia-Romagna, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha dichiarato di non avere intenzione “di tirarsi indietro” in un momento delicato come questo per il Partito. Un altro primo cittadino papabile per il post-Letta è Dario Nardella, sindaco di Firenze, altro collegio in cui i dem sono riusciti a superare la Meloni. Ma in campo potrebbe scendere anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente di Anci. Che il prossimo segretario nazionale del PD sia un sindaco o sia una donna, i dem già parlano di “un congresso profondo”, “un reset”, se non addirittura di “una rifondazione” o di “uno smantellamento”.
FUTURO DEL PD, NUOVA SEGRETERIA: PAPABILI MOLTI NOMI EMILIANI
Si moltiplicano i possibili candidati per la segreteria nazionale del Partito Democratico. Derby emiliano tra Bonaccini, Schlein e De Micheli, ma non si tirano indietro nemmeno i sindaci di Bari, Firenze e Pesaro.