“Le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo”. I funerali che si sono tenuti oggi a San Pietro, trasmessi in diretta su TvQui, hanno l’impronta di umiltà di Papa Francesco. La sua salma, deposta in una semplice bara di legno e zinco, e non più traslata, come avveniva in passato, in tre casse di materiali diversi, è stata portata dalla chiesa di San Pietro, dove regnava un silenzio surreale, al sagrato. Un lungo applauso ha accolto l’arrivo del Santo Padre. Un applauso che è anche un Inno, la danza di un popolo per il sommo pontefice. Nella piazza migliaia di persone, suddivise in modo geometrico tra Cardinali, fedeli e Capi di Stato. Presenti i rappresentanti di Argentina e Italia, il presidente degli Stati Uniti Trump, il presidente dell’Ucraina Zelensky, e i leader dei paesi europei. La Solenne Cerimonia si è aperta con la lettura tratta dagli Atti degli Apostoli in cui Pietro racconta della Passione, la morte e la resurrezione di Cristo. Le esequie sono proseguite con la Lettera di San Paolo ai Filippesi, l’omelia, la preghiera dei fedeli in varie lingue, la preghiera dei patriarchi orientali, l’aspersione con l’acqua benedetta e la preghiera finale, seguita dal Magnificat. E poi, l’ultimo viaggio terreno di Papa Francesco. La sua bara è stata portata di nuovo in Basilica, da dove è uscita dalla Porta del Perugino, senza passare dalla Piazza. A Bordo di una papamobile scoperta, è stata portata a Santa Maria Maggiore, dove Bergoglio voleva essere sepolto perché lì ha speso molte delle sue preghiere. Un luogo sacro vicino alla stazione di Roma Termini, lo snodo dei viaggiatori, per un Papa che in vita, ha viaggiato in ogni parte del mondo.