Nell’ultimo anno gli italiani hanno tagliato gli acquisti del 9%, una percentuale ai minimi da inizio secolo. Questo quanto emerge da una indagine della Coldiretti. Il risultato è che con 5,5 miliardi di chili nel 2022, il consumo di frutta e verdura in tutto il Paese è risultato di mezzo miliardo di chilogrammi inferiore a quello dell’anno precedente con preoccupanti effetti non solo sull’economia del settore ma anche sulla salute dei cittadini. Il brusco calo, sottolinea l’associazione, ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, come invece raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma non solo perché negli ultimi quindici anni si è registrata anche la scomparsa di una pianta di frutta su cinque. Complessivamente la superficie italiana coltivata a frutta si è ridotta consistentemente con la perdita di oltre centomila ettari con conseguenze sul primato produttivo nazionale in Europa ma anche dal punto di vista ambientale. Motivo per cui è sempre più necessario, secondo la Coldiretti, correre ai ripari contro gli eventi estremi: dalla siccità che ha caratterizzato gli ultimi due anni, fino alle violente piogge o alle esondazioni che stanno mettendo in questi giorni in difficoltà la nostra regione.