Nel video l’intervista al Maggiore Giuseppe Taverna, Comandante Interinale Nucleo Pef Modena

Era stato arrestato lo scorso anno, raggiunto dalla Guardia di Finanza nella suit di un hotel in Riviera; ma il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari non ha impedito a un imprenditore di Mirandola di finire di nuovo nei guai. Indagato per il reato di indebite compensazioni di crediti inesistenti, l’uomo è stato coinvolto in un sequestro d’urgenza delle Fiamme Gialle di circa 8 milioni di euro. Le investigazioni sono state avviate nell’aprile di quest’anno, durante le quali sarebbero emerse nuove attività contabili e finanziarie di natura fraudolenta.

Complessivamente, sono stati sottoposti a vincolo cautelare 2 milioni di euro di risorse finanziarie, trovati sui conti correnti delle società collegate alle persone indagate, oltre 12 immobili di proprietà dell’imprenditore mirandolese, situati nelle province di Modena e Ravenna. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per essere finito al centro di un’inchiesta per frode fiscale e autoriciclaggio; secondo le indagini svolte lo scorso anno, attraverso un artificioso conferimento di circa 10 miliardi di euro, rappresentato da “buoni-lavoro”, l’imprenditore avrebbe creato un fittizio credito di imposta quantificabile in 24 milioni di euro.