Nel video le interviste a Gianni Bellini, collezionista e a Maria Teresa Panini, figlia Franco Cosimo Panini
Ha segnato intere generazioni e quel “celo – manca” continua a riecheggiare ancora oggi, a distanza 60 anni dall’uscita del primo album calciatori Panini. Il 30 marzo del 2007 ci lasciava Franco Cosimo Panini, editore e fondatore, assieme ai fratelli Umberto, Giuseppe e Benito di quelle figurine che si continuano a scambiare e collezionare tra genitori e figli, amici e parenti. Ultimo di otto figli, nato a Maranello nell’ottobre del 1931, ebbe il primo contatto con il mondo della carta stampata lavorando nell’edicola di corso Duomo, nel centro di Modena. La stessa edicola da cui, dal 1961, cominciarono a uscire le bustine contenenti quelle “figu” bramosamente desiderate da grandi e piccini. Un’edicola che ora non c’è più, ma dove rimane il “culto” dei Panini e delle Panini, grazie alla scultura realizzata dall’artista Wainer Vaccari che immortala la celebre rovesciata. Un’opera che ricorda come da qui si originò il mito che diventò presto una vera e propria mania e a cui Franco Cosimo contribuì nella diffusione concentrandosi soprattutto sullo sviluppo internazionale della società. Una passione che riguarda milioni di persone nel mondo, e che ha il suo tempio a San Felice sul Panaro, nella dimora di Gianni Bellini. Ma Franco Cosimo Panini fu anche noto editore e nel 1990 fondò l’omonima casa. Con la Franco Cosimo Panini Editore ideò la collana Mirabilia Italiae, volumi dedicati ai principali monumenti del nostro paese, e la collana di facsimili di codici miniati “La Biblioteca Impossibile”, inaugurata nel 1995 con la riproduzione della Bibbia di Borso d’Este. Opere che gli valsero numerosi riconoscimenti e ancora conservate nella sede dell’azienda, ora amministrata dai figli Luca, Laura, Silvia, Lucia e Maria Teresa.