Un vasto movimento franoso sta mettendo in ginocchio la frazione montana di Boccassuolo, nel Comune di Palagano, a causa delle forti precipitazioni che hanno colpito la zona negli ultimi giorni. La frana interessa il versante del monte Cantiere, nei pressi del Rio della Lezza e della Crovara, e ha già provocato ingenti danni alle infrastrutture e alla viabilità locale. Il fronte franoso si estende per circa due chilometri, e attualmente ha lambito alcune abitazioni e demolito due strade comunali: via la Motrona e via per Centocroci. Ha spazzato via anche il ponte del Rio della Lezza, isolando di fatto una parte del territorio. Sono 50 le persone parzialmente isolate e costrette a percorsi alternativi lunghi e dissestati per raggiungere il capoluogo. Il problema più grosso riguarda gli eventuali soccorsi in caso di necessità. L’ambulanza più vicina è a Pievepelago. ‘Una situazione drammatica” l’ha definita il presidente della Provincia e sindaco di Palagano Fabio Braglia, intervenuto sul posto insieme ai tecnici del Comune, la Protezione Civile regionale e alcune ditte locali. In queste ore si lavora senza sosta per contenere il fango e i detriti che continuano a scendere verso valle, cercando allo stesso tempo di incanalare il deflusso delle acque per limitare ulteriori danni. Al momento l’abitato di Boccassuolo è diviso in due. I disagi sono enormi. Enel ha isolato la rete elettrica danneggiata e ha installato generatori per garantire la fornitura di corrente. Oltre all’elettricità, anche l’acqua potabile è venuta a mancare: il movimento franoso ha infatti compromesso le condotte dell’acquedotto. La frana di Boccassuolo rappresenta un ulteriore segnale della fragilità del territorio appenninico, aggravato dal cambiamento climatico e da eventi meteorologici estremi.

FRANA DI BOCCASSUOLO, SPACCA IN DUE PALAGANO.TERRITORIO ISOLATO
La frana di Boccassuolo spaventa Palagano. Strade e ponti sono stati distrutti dal movimento di terra. Sono 50 le persone al momento isolate. In queste ore si lavora senza sosta per contenere il fango e i detriti che continuano a scendere verso valle