Con la fine della stagione 2024, che ha assegnato i titoli Mondiali a Max Vestappen tra i Piloti e alla McLaren tra i Costruttori, si chiude un’era della Formula 1: quella di Lewis Hamilton alla Mercedes.
Il pilota inglese (compirà 40 anni il 7 gennaio) ha trascorso praticamente tutta la carriera nell’orbita Mercedes: prima sui kart, poi con la McLaren (con il primo Mondiale nel 2008) spinta dai motori tedeschi, quindi direttamente con la Mercedes (6 Mondiali tra 2014 e 2020).
Anche per Hamilton, ora, si apre una nuova era: il mondo della Ferrari.
Hamilton è già stato più volte (almeno cinque, sussurrano i ben informati) in “pellegrinaggio” a Maranello, incontrando i vertici del Reparto F1 della Ferrari, stringendo i primi rapporti professionali con Matteo Togninalli, responsabile dell’engineering in pista, e con Riccardo Adami, che sarà il suo ingegnere di pista, dopo esserlo stato di Sebastian Vettel e di Carlos Sainz.
Le visite non sono state solo di cortesia, ma anche di praticità: soprattutto per prendere confidenza con le procedure gestite dal volante, diverse – non solo dal punto di vista ergonomico – rispetto a quelle della Mercedes.
Il primo contatto vero e proprio con la Rossa avverrà probabilmente a metà gennaio (la data non è ancora ufficiale) sulla pista di Fiorano, con la monoposto F1-75 di due anni fa, come consente il regolamento.
E, intanto, c’è un altra prova difficile da superare: imparare l’italiano. Hamilton ha già cominciato il corso, forse persino con l’accento modenese…