Per la Ferrari è un bene che si corra di nuovo immediatamente. Dopo i deludenti risultati dell’esordio in Australia, ecco l’occasione per un immediato riscatto, nel GP della Cina, che si corre domenica a Shanghai (partenza alle 8, ora italiana). Anzi, c’è di più: sarà il primo week end con la gara Sprint, in programma sabato mattina (alle 4, ora italiana). Charles Leclerc e Lewis Hamilton, mortificati dall’8° e 10° posto di Melbourne, non vedono l’ora di dimostrare che quello in Australia è stato solo un episodio negativo, causato soprattutto dall’inesperienza (in particolare di Hamilton) nei confronti della nuova monoposto SF-25.
Da rendere meno tesi anche i rapporti tra lo stesso Hamilton e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami, ma anche tra Leclerc e Bryan Bozzi, il suo ingegnere di pista: domenica scorsa non tutto è andato nel verso giusto, anche in quel senso. Anzi… A Shanghai, dove si corre ormai da 18 anni e dove Hamilton ha vinto 6 volte, la pista è stata completamente riasfaltata e rispetto all’anno scorso i valori potrebbero essere sovvertiti (nel 2024 vinse Max Verstappen sulla sua Red Bull). Inoltre, con la gara Sprint del sabato, ai team resterà a disposizione soltanto una sessione di un’ora di prove libere, prima delle Qualifiche Sprint. Anche stavolta, la macchina da battere è la McLaren, ma pure il team britannico ha le sue spine: mentre Lando Norris sta ancora festeggiando la vittoria in Australia, il compagno Oscar Piastri è su tutte le furie: ha chiesto spiegazioni al Team Principal Andrea Stella su eventuali ordini e gerarchie di scuderia. Pare evidente, infatti, che per la McLaren l’uomo su cui puntare sia Norris e non Piastri. Quattro i successi della Ferrari a Shanghai, tutti piuttosto datati: con Rubens Barrichello, Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso.