Non potrà piovere per sempre.
Lo avranno pensato al muretto della Ferrari, durante il GP del Brasile di domenica, letteralmente “sconvolto” dalle condizioni meteo.
Nei prossimi Gran Premi – gli ultimi tre del Mondiale – non dovrebbe piovere: così a Las Vegas, in Qatar e ad Abu Dhani (in calendario il 24 novembre, il 1° dicembre e l’8 dicembre) le gerarchie dovrebbero essere ripristinate.
E lo sa anche Flavio Briatore, consulente dell’Alpine, “miracolata” dalla pioggia con il doppio podio francese, in Brasile, di Esteban Ocon e Pierre Gasly.
La Ferrari esce solo leggermente ridimensionata dal GP brasiliano: già Interlagos era considerato un circuito “non amico”, quindi l’importante è stato limitare i danni.
La Scuderia di Maranello ha perso 7 punti nella corsa al titolo mondiale Costruttori, passando da un ritardo di 29 punti ad uno di 36. Poco cambia, ma qualcosa cambia.
La rincorsa, seppur rallentata, continua.
Con la vittoria di Max Verstappen, il mondiale Piloti ha ormai preso definitivamente la via della Red Bull (l’olandese potrebbe confermarsi campione già a Las Vegas): il titolo Costruttori resta quello più combattuto, con la Ferrari a 557 punti, la McLaren in testa a 593 e la Red Bull in rimonta a 544.
Il bello è che tutto è ancora possibile: anche il ritorno al successo della coppia Leclerc-Sainz, al momento la più veloce del circus.
Ci sono meno di venti giorni per fare gli ultimi ritocchi, in vista di Las Vegas.
Non potrà piovere per sempre….