La parola fine è arrivata per l’articolata e controversa vicenda che riguarda le Fonderie Cooperative di Modena. Lo stabilimento di via Zarlati ha spento ufficialmente i forni venerdì pomeriggio. L’azienda dopo aver concluso gli ultimi ordinativi da parte della clientela ha fermato la produzione proprio alla soglia del 72esimo anniversario della sua fondazione. Uno stop che è arrivato con una settimana d’anticipo rispetto al 7 aprile, la data dell’udienza collegiale del Consiglio di Stato che avrebbe dovuto stabilire la legittimità delle Fonderie a richiedere una proroga dell’attività sulla base del prolungamento dello stato di emergenza Covid. L’iter giudiziario proseguirà comunque anche se a questo punto la decisione sarà puramente formale. Chiuso questo capitolo adesso le questioni su cui riflettere sono due: il futuro dei lavoratori e il nodo legato alla dismissione dell’impianto con il conseguente nuovo ruolo dell’area di via Zarlati. Per quanto riguarda la questione del personale, alcuni lavoratori andranno in pensione mentre altri con molta probabilità saranno delocalizzati nel sito situato a Cento di Ferrara. Per il discorso delle dismissioni Fonderie ha già fatto domanda di autorizzazione ad Arpae. Si attende la convocazione con Comune Ausl e Arpae per il tavolo di confronto.