Per la quinta settimana consecutiva sono in discesa i nuovi casi di positività al Covid, così come tutti gli indicatori collegati alla pandemia. A riferirlo è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che parla di un netto miglioramento della situazione negli ospedali, con un calo del 20% di positivi nelle aree mediche e del 21 nelle terapie intensive. Un trend seguito anche dall’Emilia-Romagna che, finalmente, secondo l’analisi di Gimbe, conta numeri da zona bianca, posto che dal 31 marzo le fasce dei colori non varranno più e che allo stato attuale cambia in termini di restrizioni per i cittadini vaccinati. La nostra regione vede scendere i ricoveri in terapia intensiva sotto la soglia del 10% della zona gialla, arrivando a una saturazione del 7,3%. Al 15% invece il tasso di occupazione delle aree mediche. Numeri che secondo il presidente Stefano Bonaccini fanno presagire l’agognata luce in fondo al tunnel. “Credo che nel giro di pochissime settimane – ha dichiarato – il crollo avverrà al punto che avremo pochissimi contagi e si potrà attivare l’uscita progressiva dall’emergenza”. Ma la Fondazione Gimbe mette come sempre in guardia. Le persone vaccinabili ma senza ancora alcuna dose in Italia sono 4,8 milioni. Inoltre, sottolinea il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, non va sottovalutato il dato ucraino. Nel paese ora in guerra quasi il 64% della popolazione non è vaccinata. Secondo Gimbe i piani di accoglienza del Governo dovranno includere necessariamente la vaccinazione di persone anziane e fragili tra i profughi in fuga.
FONDAZIONE GIMBE: CALANO I CASI. EMILIA-ROMAGNA VEDE LA ZONA BIANCA
L’Emilia-Romagna segna ormai dati da zona bianca. La saturazione delle terapie intensive secondo il monitoraggio di Gimbe è sotto al 10%. Ancora in calo tutti gli indicatori del contagio