Mentre lunedì sarà conferito l’incarico per l’autopsia sui resti umani trovati a Spezzano e che potranno confermare di appartenere a Filippo Cornia, gli investigatori hanno nuovamente riconvocato gli amici del 27enne scomparso senza apparenti motivi il 26 giugno dello scorso anno. Dai loro racconti o ricordi potrebbero emergere tasselli utili ad arrivare alla verità. In attesa dell’autopsia, tanti però sono già vari gli elementi che concorrono a far ipotizzare che le ossa, i vestiti e il cellulare ritrovati sul posto e oggetto di analisi, appartengano a Filippo che era stato visto l’ultima volta solo a mezzo chilometro di distanza dal luogo del macabro rinvenimento. Infatti quella mattina del 26 giugno, quasi un anno fa, era passato per il bar Motta, a Spezzano. Poi la chiamata col padre nel primo pomeriggio. Dopo solo silenzio. Per i genitori e gli amici la sua scomparsa resta ancora incredibile considerando la personalità e le passioni del 27enne di Pozza di Maranello, dipendente Ferrari. Sapevano che amava camminare a piedi e che, al momento della scomparsa, non era neppure in possesso della patente.
FILIPPO CORNIA, GLI AMICI CONVOCATI NUOVAMENTE DAI CARABINIERI
Gli investigatori hanno riconvocato gli amici di Filippo Cornia. Sperano di arrivare alla verità attraverso i loro racconti e ricordi. Per la famiglia è impossibile che si sia allontanato volontariamente