Nel video l’intervista a Camillo Po e Marco Amendola Organizzatori, al cognato di Friday Endurance e a Liliana Ferrari, Comitato “Per una Modena pulita e sicura”
Poter camminare sereni e sicuri nelle strade della città, senza dover più temere di perdere la vita. Non deve più essere un auspicio, ma una garanzia. È anche e soprattutto questo il motivo per cui l’Associazione “Nella Sacca di Modena” è scesa in strada ieri sera in Corso Vittorio Emanuele II, partendo dal luogo in cui ha perso la vita, domenica scorsa, Friday Endurance. Nessuno slogan. Solo il silenzio e la luce delle fiaccole hanno guidato le tante persone riunite lì, per camminare insieme. Per ricordare Eddy, sì. Ma anche per chiedere, ancora una volta, più sicurezza.
In prima fila, ci sono i familiari. La sorella, il cognato, faticano a trattenere le lacrime. Perché alla fine, Eddy, era sempre e comunque una persona. Una vita, strappata brutalmente in pieno centro.
Dolore e rabbia, due sentimenti particolarmente evidenti negli sguardi di tutti i presenti. Per una sera, la comunità chiede di sospendere ogni giudizio. Ma piuttosto, l’invito è a riflettere, in silenzio, sul tipo di città in cui si desidera vivere. Una città sicura, dove non esistano luoghi di serie A o di serie B. E lo stesso, deve valere per i suoi abitanti.