Nel video l’intervista a:
– Alessandra Camporota, Prefetto di Modena
– Generale Rodolfo Sganga, Comandante dell’Accademia Militare
– Claudio Vagnini, Direttore Generale Azienda Ospedaliero Universitaria Modena
75 anni di democratica Repubblica, di parità di diritti e di voto tra uomini e donne. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei momenti più alti per il nostro Paese e porta con sé un grande valore simbolico. Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere con libero suffragio universale la forma istituzionale dell’intero Paese e con circa 2 milioni di voti in più rispetto alla Monarchia scelsero la Repubblica. L’Italia era appena uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e il voto si svolse tra le rovine dei bombardamenti, a 75 anni di distanza le macerie non sono quelle di un conflitto mondiale ma quelle di un virus che gradualmente si sta sconfiggendo. Modena questa mattina ha celebrato lo storico evento con un alzabandiera con il picchetto d’onore a Palazzo Foresto, sede della Prefettura di Modena. Alla cerimonia hanno presenziato tutte le autorità civili e militari. Sono state complessivamente consegnate 20 insegne di Cavaliere due di Ufficiale ed una di Commendatore ad altrettanti cittadini modenesi. Tra questi, c’è stata una significativa rappresentanza di coloro che sono stati in prima linea nel fronteggiare l’emergenza da covid-19: il Direttore dell’AUSL Antonio Brambilla ma anche medici, sanitari, volontari, appartenenti alle forze dell’ordine, che hanno operato con abnegazione nelle attività connesse alla gestione dell’emergenza. Non ha mancato di ringraziare per le onorificenze assegnate il Direttore Generale del Policlinico di Modena Claudio Vagnini che ha voluto sottolineare il costante impegno di tutti nella lotta alla pandemia.