Si presentava come una sorta di discoteca all’aperto, però abusiva. L’evento, organizzato illecitamente, è stato scoperto dalla Polizia locale di Modena, che ne ha interrotto lo svolgimento denunciando poi quattro persone con l’accusa di aver organizzato un appuntamento non autorizzato a cui hanno partecipato alcune centinaia di giovani. Oltre agli addebiti penali, sono scattate anche sanzioni per diverse migliaia di euro nei confronti di una società milanese, riconducibile ad alcuni degli indagati, attraverso cui erano stati presi in affitto gli spazi che hanno ospitato il party. L’appuntamento, che ha coinvolto soprattutto giovani, si è svolto all’esterno di una villa privata, collocata in un’area periferica nella zona sud della città. La Polizia locale è intervenuta su segnalazione di alcuni cittadini e, una volta sul posto, è stata riscontrata la presenza di un elevato numero di giovani, intenti a ballare e a consumare drink, nella maggior parte dei casi senza indossare la mascherina e non rispettando le misure di distanziamento. Come è stato ricostruito acquisendo le testimonianze dei partecipanti, l’evento è stato promosso online e per passaparola e per accedervi occorreva comprare un biglietto di ingresso da 20 euro. Dopo aver ricostruito l’accaduto, la Polizia locale ha denunciato le figure per cui si ipotizza un coinvolgimento, a vario titolo, nella gestione del party: si tratta di un 42enne e un 65enne considerati tra gli organizzatori e di un 52enne e un 55enne legati alla società lombarda affittuaria. A tutti è contestata l’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento; in caso di responsabilità, è previsto l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda non inferiore a 103 euro. L’impresa milanese rischia invece a sanzioni fino a 4mila euro.
FESTA ABUSIVA, SANZIONI DA MIGLIAIA DI EURO PER QUATTRO PERSONE
Denunce e multe salate sono scattate per gli organizzatori di evento non autorizzato a cui hanno partecipato centinaia di giovani. Quattro persone rischiano l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda non inferiore a 103 euro