Dopo la vittoria di Charles Leclerc a Montecarlo, la Ferrari non ne ha più azzeccata una: come se si fosse trovata bella e irresistibile, guardandosi nello specchio della Formula 1, e perdendo così il contatto con la realtà.
Una realtà che, da qualche Gran Premio, vede la Red Bull aver perso la propria leadership tecnica a favore della McLaren e solo il talento di Max Verstappen riesce a mantenere a galla le sue ambizioni di mondiale: conserva 84 punti di vantaggio su Lando Norris, 105 su Charles Leclerc e 109 su Carlos Sainz.
La Ferrari, da potenziale avversaria numero uno, è scivolata indietro, addirittura al quarto posto nelle gerarchie, dopo Red Bull, McLaren e la stessa Mercedes di Hamilton, almeno quella vincente di Silverstone.

Domenica si corre il Gran Premio d’Ungheria e la Ferrari ricomincia praticamente da zero, o quasi. Non riuscire a ridurre il gap che si è improvvisamente squarciato con le altre scuderie top sarebbe un dramma sportivo per la Scuderia di Maranello, dopo tutti gli aggiornamenti effettuati prima dell’estate sulla monoposto F-24.
Nelle ultime due stagioni, in Ungheria ha vinto Max Verstappen: l’ultima vittoria della Ferrari risale al 2017, con Sebastian Vettel.
A Budapest, intanto, sarà ancora in pista Oliver Bearman: il 19enne pilota inglese rimpiazzerà Magnussen sulla Haas nella prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria.
Bearman ha debuttato quest’anno in F1, sostituendo Carlos Sainz sulla Ferrari nel Gran Premio d’Arabia Saudita, giungendo al 7° posto.