Sì alle discoteche all’aperto, purché si mantenga sempre il metro di distanza di sicurezza. Le Regioni hanno confermato anche per questi locali il divieto di assembramento, quindi “si devono riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso in modo ordinato, almeno 1 metro tra gli utenti e 2 metri tra chi accede alla pista da ballo. Se possibile si devono organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita”. Comunque, il ballo sarà concesso solamente “negli spazi esterni come giardini e terrazze”. Regole che si pongono in totale contraddizione con ciò che è il divertimento in discoteca, ma che almeno permetteranno ad alcune attività di ripartire. Anche qui, ovviamente, i clienti “dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina. Non è consentita la consumazione di bevande al banco”. Più o meno lo stesso vale per gli eventi, per i cinema e i teatri. In questo caso le regole erano già state ufficializzate nelle scorse settimane. Tra le novità però c’è il via libera per i convegni: “Gli uditori e il personale addetto all’assistenza (accettazione, tecnici, tutor d’aula) dovranno indossare la mascherina per tutta la durata delle attività. Nelle aree poster bisogna riorganizzare gli spazi in modo da favorire il rispetto del distanziamento interpersonale, valutando il contingentamento degli accessi, e promuovere la fruizione in remoto del materiale da parte dei partecipanti. Eventuali materiali informativi e scientifici potranno essere resi disponibili preferibilmente in espositori con modalità self-service o ricorrendo a sistemi digitali”.
FASE 3, SI RIAPRE: VIA LIBERA A DISCOTECHE CINEMA, TEATRI E CONVEGNI
Lunedì inizia ufficialmente la fase 3, la più attesa di tutte. Riaprono i cinema, i teatri, le discoteche, i convegni e gli eventi pubblici. Sebbene l’emergenza Coronavirus non sia ancora finita in Italia, l’esigenza di far ripartire la macchina in tutti i settori dell’economia è ormai prioritaria.