Export in crescita del 4,7% nei distretti industriali dell’Emilia-Romagna, nei primi nove mesi del 2023, con esportazioni che raggiungono un giro d’affari di oltre 16 miliardi di euro. Dato nettamente migliore rispetto alla media distrettuale nazionale, soprattutto se si tiene conto del lieve calo che ha caratterizzato il terzo trimestre. Sono i numeri che emergono dal monitoraggio dei distretti industriali realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Guardando nel dettaglio, ottime le performance per tutta la meccanica, altrettanto per l’agroalimentare regionale che risulta addirittura migliore del trend nazionale e in questo, spiccano le macchine agricole di Modena, con un incremento delle vendite a prezzi correnti di 256,9 milioni di euro, pari a un +51,7%. Con segno positivo anche i salumi modenesi, ‘spinti’ soprattutto da Danimarca e Svezia. Segnali meno rassicuranti sono quelli che arrivano dal distretto delle Piastrelle di Sassuolo che, dopo il forte rimbalzo del biennio post-Covid, rallenta il passo con un calo di 518 milioni di euro. In flessione anche il settore della moda: a risentono del raffreddamento della domanda mondiale, c’è il distretto della Maglieria e abbigliamento di Carpi, che segna un -34,7%. Una brusca caduta verso tutti i principali paesi di destinazione, ad eccezione della Francia. Infine, soffermandoci ancora sul modenese, continua la forte spinta dell’export del Biomedicale di Mirandola, che sale di 80 milioni di euro, trainato soprattutto dalle performance del Canada, della Svizzera e del Belgio.
EXPORT NEI DISTRETTI, A MODENA SPICCA LA MECCANICA. MODA E PIASTRELLE IN CALO
Cresce l’export dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna. Ottime performance per tutta la meccanica, spiccano le Macchine Agricole di Modena. Ma a flettere, l’export del distretto delle Piastrelle di Sassuolo e quello della moda carpigiana.