Con quasi 1,8 miliardi di euro, Modena è la seconda provincia dell’Emilia-Romagna per l’export agroalimentare e ottava in Italia. A confermarlo è la Coldiretti sulla base dei dati del rapporto 2022 sul sistema agroalimentare. La città della Ghirlandina si piazza solo dopo Parma con 2,5 miliardi di euro. Il suo punto forte è rappresentato dall’inestimabile valore del patrimonio rappresentato dalla biodiversità dei suoi prodotti: sono ben 25 quelli certificati fra Dop e Igp. Prodotti che come sottolinea l’associazione sono esposti a continui tentativi di imitazione. La nostra regione è infatti una delle più colpite al mondo dal fenomeno dell’italian sounding che ogni anno di fatto ruba ai produttori italiani 120 miliardi, il valore del falso made in italy agroalimentare nel mondo. Secondo la Coldiretti oltre due prodotti agroalimentari su tre sono falsi senza alcun legame produttivo o occupazionale con il nostro paese. Una problematica quello della contraffazione che di fatto incide sul contributo della produzione agroalimentare Made in Italy a denominazione di origine. Per la Coldiretti ponendo un freno al dilagare dell’agropirateria a tavola si potrebbero creare ben 300mila posti di lavoro in Italia