Continua l’annosa vicenda  dell’ex Manifattura Tabacchi, la cui rigenerazione è sempre stata caratterizzata da stop e ripartenze. Nel complesso restaurato ad oggi sono solo tre i proprietari di appartamenti che sono riusciti ad andare a rogito e a ottenere le chiavi di casa. Al momento sono  venti gli alloggi utilizzati mentre altri cinquanta sono ancora vuoti, a causa della complessità delle procedure che interessano l’ampio edificio storico, costruito circa duecento anni fa. Essendo un complesso sotto tutela, a porre lo stop è stata la Soprintendenza, che ha ritenuto le procedure di vendita di Cpd Immobiliare Srl non consone a livello di documentazione e ha sottolineato la necessità di avere un visto del Ministero dei Beni Culturali. Le nuove procedure imposte alla Cpd hanno quindi congelato gli iter già avviati, tanto che dei 25 proprietari di appartamenti, solo tre sono riusciti ad andare a rogito. Gli altri dovranno attendere l’autunno, almeno si spera. Una ulteriore complessità nella storia dell’ex Manifattura, che se da una parte vede le vendite a rilento, dall’altra assiste a una immobilità per quanto riguarda il recupero dell’edificio antistante. Lasciato in completo abbandono e delimitato solo da transenne, i primissimi lavori di bonifica erano iniziati nel 2019, ma con il Covid l’anno successivo tutto si è bloccato di nuovo. L’ipotesi è quella di portare in quegli spazi la nuova “Cittadella Giudiziaria”, ovvero renderla la nuova sede del Tribunale e della Procura. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione, a partire da luglio di quest’anno sarà in grado di fare gli incontri con Cdp per garantire le risorse e arrivare all’appalto.