Una minaccia concreta alla sicurezza dello Stato. Così è stato definito dal Tar del Lazio un cittadino straniero, che sembra essere presente in Italia dal 2011. Dalle indagini della Polizia di Stato di Modena è emerso la vicinanza dell’uomo con lo Stato Islamico. Il soggetto non solo consultava il dark web ma scaricava e conservava sul proprio cellulare file di matrice jihadista, come video di attentati terroristici e una guida per fabbricare esplosivi. Sulla base delle indagini la Questura di Modena lo scorso anno aveva revocato il suo permesso di soggiorno a tempo indeterminato e il Ministero dell’interno aveva emesso un decreto di espulsione, a seguito di una condanna per lesioni aggravate in concorso a suo carico ed emessa dal Tribunale di Modena. Lo straniero a seguito di questi provvedimenti ha presentato ricorso al Tar del Lazio sostenendo di risiedere in Italia dal 2011, di essere figlio di cittadino italiano, di avere tutti i documenti in regola e la famiglia nel nostro paese. Il tar ha però respinto in tronco il ricorso giudicandolo pericoloso per la sicurezza nazionale. Lo straniero, come si legge da un Twitter del Viminale è stato espulso e rimpatriato perché ritenuto pericoloso per la sicurezza nazionale. L’uomo, segnalato dall’intelligence per le sue posizioni estremiste e vicine all’ideologia jihadista, aveva tentato di far perdere le proprie tracce. Le Forze dell’ordine lo hanno individuato e ricondotto nel suo Paese d’origine a bordo di un volo partito da Bologna.