Quella del 2024 resta la seconda estate più calda degli ultimi 100 anni, dietro al 2003 solo per una manciata di decimi di grado e, assieme al 2022, 2012 e 2023, si conferma una delle cinque estati più calde in assoluto del nuovo millennio. Una ‘bella’ stagione che si distingue per gli alti tassi di umidità e per le lunghe giornate afose che ci hanno accompagnato, a parte qualche piccolo break, quasi ininterrottamente dai primi giorni di luglio. Anche le ondate di caldo sono state numerose, così come in aumento sono le notti “bollenti”, dove le minime non sono mai scese sotto i 20°C. Di contro, le precipitazioni, vistosamente calate dal 2000, anche del 25%. Ciò non toglie aver avuto temporali violenti, con frane e smottamenti lungo l’Appennino a fine giugno, allagamenti, grandinate e forti raffiche di vento a luglio. Questo perché la tendenza degli ultimi anni mostra come le stagioni intermedie stiano diventando sempre più brevi e meno definite, mentre gli sbalzi termici e i fenomeni meteo sono diventati più frequenti, improvvisi ed estremi. Ad ogni modo, a settembre avviato, è decisamente più caldo del normale, sopra le medie di stagione. Un’anticipazione, quindi, di come sarà l’autunno? Per gli esperti del meteo, sì. Anche ottobre, novembre e dicembre, mostrano già, infatti, una tendenza a valori termici vicini o superiori alla norma.