Aveva aperto lei stessa i soccorritori la 67enne rimasta ferita nello scoppio di giovedì pomeriggio nel suo appartamento di via Fleming. Sembrava non aver riportato nessuna grave conseguenza e invece per lei è stato necessario un trattamento in camera iperbarica a Fidenza e il ricovero nella terapia intensiva cardiologica del Policlinico di Modena. Condizioni più gravi di quelle inizialmente previste per la donna, residente nell’appartamento al nono piano dove si è verificata la forte esplosione che ha provocato anche il crollo del muro della camera da letto confinante con un altro appartamento. Si trova ancora ricoverata ma in condizioni meno serie anche l’altra donna trasportata in ospedale, la 51enne residente nell’appartamento confinante quello interessato dall’esplosione. Erano all’incirca le 17 quando si è sviluppata una veloce combustione che ha provocato una onda di pressione tale da causare l’abbattimento della parete di cartongesso che divideva le due abitazioni, dichiarate entrambi inagibili. Gli accertamenti per stabilire le cause dello scoppio sono ancora in corso: inizialmente si era ipotizzato ad una fuga di gas ma sembra farsi sempre più largo l’ipotesi dello scoppio di una bomboletta di spray. Al momento resta però ancora tutto da accertare.
ESPLOSIONE IN CASA, GRAVI LE CONDIZIONI DI UNA RESIDENTE IN VIA FLEMING
Si sono aggravate le condizioni della 67enne rimasta coinvolta nell’esplosione avvenuta giovedì in via Fleming. La donna è ricoverata nella terapia intensiva cardiologica del Policlinico di Modena. Intanto sulle cause dello scoppio proseguono gli accertamenti