Nel primo fine settimana da “bollino nero” su strade ed autostrade italiane, si ripresenta la minaccia dell’aumento dei prezzi dei carburanti. Sono alcune associazioni dei consumatori ad attendersi un rialzo dei prezzi, definendola “una sistematica speculazione da parte delle pompe di benzina, come si è verificato in questo periodo negli anni passati”.
Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori tornano a chiedere, per questi giorni di grande traffico, controlli a tappeto da parte degli organi competenti, in particolare la Guardia di Finanza, soprattutto in un periodo privo di particolare tensioni sui mercati internazionali, che quindi non giustificherebbe alcun aumento del prezzo dei carburanti.
La preoccupazione delle associazioni dei consumatori, in vista del grande esodo appena cominciata, non è si placata neppure con il risultato del monitoraggio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla media dei prezzi di benzina e carburanti e che, nelle ultime due settimane, ha certificato un trend stabile e, anzi, persino in lieve ribasso.
L’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Imprese, attraverso rilevazioni quotidiane, mostra prezzi stabili: ad esempio, il prezzo della benzina al self service è oggi a 1,935 euro al litro e quello del gasolio a 1,83 al litro, qualcosa in meno rispetto all’inizio della settimana.
La scorsa estate fece scalpore il caso di una stazione di servizio sull’autostrada Milano-Varese, che – a Ferragosto – aveva aumentato il prezzo della benzina in modalità self addirittura a 2,72 euro, facendo scattare la denuncia delle associazioni e l’intervento immediato della Guardia di Finanza.
“Vorremmo proprio evitare che episodi come questi accadano ancora”, dicono i responsabili di Federconsumatori e Unione Italiana Consumatori.