Biciclette abbandonate, machine parcheggiate, da non si sa quanto tempo con le gomme forate, una sporcizia generale e un silenzio che sa di abbandono e incuria. Questa la situazione che accumuna due grandi palazzoni di Modena spesso finiti al centro del degrado: l’Errenord e Lambda, in via Emilia Ovest. Due realtà molto simili all’interno delle quali troppo spesso sono state segnalate situazioni di degrado e criminalità. A segnalarle proprio chi ogni giorno per anni ha dovuto fare i conti con quell’insicurezza: si tratta dei due portieri. Il primo ha deciso di licenziarsi per giusta causa stanco di lavorare in un contesto poco sicuro, l’altro invece sta provando a lottare ancora contro il degrado e i problemi di criminalità. Nel primo caso Gianni Daverio portiere dell’Errenord dal 2018 ha rassegnato le sue dimissioni dopo l’ultima aggressione che avrebbe subito lo scorso 3 luglio. Per anni ha cercato di denunciare quanto accadeva nel palazzone in zona Gramsci, dai problemi legati allo spaccio di droga a quelli della prostituzione. Nonostante l’installazione delle telecamere e l’intensificazione dei controlli la situazione non è cambiata e ha deciso di arrendersi e andare via. Simile anche l’esperienza di Salah Rhouzi, portiere del Lambda dal 2010. Tredici anni di servizio durante i quali, tra un blitz antidroga e una rissa, ha continuato a lavorare nonostante le svariate problematiche. Sembra inoltre che nello stabile non funzionino più le telecamere e nel suo vano lavoro manchi addirittura la corrente elettrica. Condizioni di disagio estremo che rendono il suo lavoro ancora più insicuro. Salah però non vuole arrendersi e vorrebbe continuare a lavorare li, a patto però che le cose si sistemino.
ERRENORD E LAMBDA, I PORTIERI VIVONO UN INCUBO TRA DEGRADO E INSICUREZZA
Uno ha deciso di arrendersi e andare via, l’altro vuole continuare a lottare contro il degrado. Sono i due portieri dei palazzoni Errenord e Lambda. Entrambi denunciano una situazione fuori controllo